La geografia può risultare noiosa ? Ecco come renderla più interessante con un lavoro manuale e semplice che ci permetterà di costruire un mappamondo.
Un’alternativa a strumenti come questi mappamondo interattivi segnalati su Formulists.com.
Cosa serve per completare questa guida
– Un Palloncino gonfiabile in plastica
– Fogli di vecchi giornali
– Forbici dalla punta arrotondata
– Colla vinilica
– Acqua
– Tempere colorate
– Pennelli
– Un pennarellone nero
– Nastro adesivo
– Un po’ di pazienza
– Due bacinelle
Istruzioni
Il tempo stimato per questo lavoro è di un paio di orette. I passaggi in sé sono semplici ma dovete mettere in conto di lasciare del tempo il lavoretto ad asciugare all’aria aperta. Potete comunque dividere in tre fasi la realizzazione.
Gonfiate in palloncino oralmente e chiudetelo con un nodo bello forte. Il palloncino non deve essere troppo gonfio perché altrimenti rischierebbe di esplodere; ricordate in oltre che la terra è schiacciata ai poli e quindi non deve essere una sfera perfetta.
Una volta gonfiato il palloncino mettetelo da parte e prendete i vecchi giornali: iniziate a tagliarli a strisce lunghe e strette. Per fare più veloce potete piegare il giornale in modo da creare più ritagli con un solo gesto di taglio. E’ meglio che sia un adulto a compiere queste operazioni.
Bene, una volta ritagliate le strisce di carta ( che devono essere di un numero tale da ricoprire approssimativamente due volte la superficie del palloncino), procedete con il posizionare il palloncino, col nodo rivolto verso il basso, in una bacinella in modo che stia fermo.
Ora procediamo col creare la miscela di colla vinilica e acqua necessaria per gli step successivi. Versiamo in una bacinella colla vinilica e poi l’acqua in proporzione 2:1 per poi mescolare col pennello fino ad ottenere una soluzione più fluida della colla ma sempre bianca di colore.
Quando siamo soddisfatti del nostro miscuglio ( che potete fare mescolare al bambino senza pericoli) torniamo al nostro palloncino fermo sulla bacinella. Fate intingere al bambino il pennello nella bacinella con la soluzione e poi ricoprire con esso tutta la superficie del palloncino.
In seguito procedete facendogli depositare le striscioline di carta sul palloncini in modo da ricoprirlo tutto con uno strato di carta. Fate fare il lavoro a mani nude, poi potrà lavarle e sporcarsi può essere divertente.
Una volta ricoperto il palloncino fate ricoprire col pennello di una mano di soluzione tutta la carta in modo che, anche se già era appiccicata, aderisca meglio alla plastica. Non usatene troppa altrimenti poi ci metterà troppo davvero ad asciugare.
Fatto questo procedete con l’applicare al primo strato un secondo strato di carta di giornale a striscioline. Dovrebbero applicarsi senza bisogno della colla grazie a quella già presente sul precedente strato.
Una volta applicato il secondo strato do carta procedete coll’applicare col pennello una mano di soluzione vinavil-acqua in modo da ricoprire tutto il lavoro precedente. Non abbondate troppo sempre per il discorso del tempo che impiegherà poi per asciugarsi.
Non resta ora che attendere qualche oretta che il palloncino si asciughi. Una pausa, una buona merenda, possono essere modi per riempire il tempo durante l’attesa. Se è una bella giornata potete mettere ad asciugare all’esterno, ma attenzione al vento!!!
Mentre aspettate che si asciughi il lavoretto, iniziate a cercare su un atlante un planisfero fisico (nel nostro caso) o politico che vi servirà da spunto per le fasi successive. E’ inutile dire che se avete già un mappamondo è perfetto quello.
Bene, quando il palloncino si asciuga dovrebbe apparire esternamente abbastanza rigido al tatto. L’importante è che sia completamente asciutto. Non fate nulla se è ancora bagnato o umido. Fidatevi, uscirebbe solo un pasticcio!
Ora si può procedere col disegnare i continenti: tale operazione può essere lasciata svolgere dal bambino se se la cava con il disegno; se è ancora troppo piccolo potete farglielo fare a matita e aggiustarlo poi voi con il pennarellone nero. Non devono essere precisissimi i confini e i contorni ma almeno somigliare a quelli reali.
L’occasione può essere colta per insegnare qualcosa circa i continenti che si stanno disegnando: anche solo conoscerne il nome non è scontato per molti bambini. Non date nulla per scontato e puntate a far divertire il bambino piuttosto che alla precisione del disegno.
Una volta tracciati i contorni di tutti i continenti a pennarellone scuro siamo pronti per la parte più divertente. Quella in cui si pittura! Prendete le tempere dei colori principali ( verde, marrone e blu) e pulite i pennelli usati per la colla.
Iniziamo col mettere in una bacinella il verde, se necessario diluitelo con un po’ di acqua perché si stenda più omogeneamente. Fate colorare al bambino con il verde tutti i continenti: una passata sarà sufficiente per coprire il bianco sottostante.
Ora fate vedere al bambino sul vero atlante dove sono le catene montuose e fategliele rintracciare sul mappamondo. Poi mettete nella bacinella il colore marrone, diluito qualora necessario, e fate colorare le catene montuose rendendole come strisce interne ai continenti.
Bene! Ora mancano i mari e gli oceani: utilizzate il colore azzurro o blu, diluito qualora necessario, e fate colorare le distesa d’acqua al bambino. Ricordate, se non disponete di più pennelli, di lavarli sempre tra un passaggio di un colore e quello di un altro.
Una volta finito di colorare tutto il palloncino mappamondo lasciatelo ad asciugare finché i colori non si siano completamente seccati. Tale attesa potrebbe durare parecchio tempo quindi armatevi di pazienza.
Una volta asciugato tutto potete procedere col disegnare a pennarello linee fondamentali come i tropici e l’equatore terrestre, scrivere i nomi dei continenti e ripassare i loro contorni che saranno spariti nel colorare.
Come ultima cosa potete decidere se fare esplodere il palloncino o lasciare che si sgonfi lentamente da solo: se non siete sicuri che la struttura regga optate senza problemi per la seconda opzione indicata.
Se avete agito con un approccio divertente il bambino alla fine di questo lavoro avrà aumentato le sue nozioni di geografia oltre che incrementato la sua manualità